Il
pianeta Plutone
Plutone
è il nome del Dio Vulcano e quindi è ovviamente legato al nostro inconscio, o
anche al subconscio, o comunque a tutto ciò che ribolle nascosto nelle
profondità del nostro essere.
Spesso
Plutone indica anche le nostre memorie nascoste, per esempio i traumi gravi che
abbiamo subito e rimosso, o dimenticato. È anche sintomo delle cose che
nascondiamo di proposito o che reprimiamo perché ci fanno paura e non le
vogliamo mostrare, per cui spesso emerge con una rabbia esplosiva che cancella
ogni cosa intorno a sé e non lascia traccia.
È
il più lento dei pianeti, quello con l’orbita più esterna, se non si
considerano i due scoperti da poco, ma sempre esistiti astrologicamente,
chiamati Eris e Sedna. Per questo simboleggia ciò che è lontano dalle nostre
conoscenze e anche ciò che “gira storto” dato che la sua orbita è inclinata
rispetto a quelle degli altri pianeti che ruotano intorno al Sole.
Questa
lentezza lo porta a darci lezioni molto lunghe nel tempo e a non andarsene fino
a quando non è sicuro che le abbiamo apprese pienamente.
La
sua posizione non si ripete nel nostro oroscopo, in quanto ci mette oltre i
duecento anni per compiere un giro completo. Così nella vita lo “assaggeremo”
solo in certe posizioni ed in queste ci chiederà sacrifici, ma ci darà tanto
col suo passaggio. Per esempio chi lo ha per dodici o tredici anni in quarta
casa farà un mutuo, ma alla fine avrà una casa di proprietà, chi lo ha per dodici
anni in quinta casa, è possibile che si sottoponga a lunghe ed estenuanti cure
per la fertilità, ma alla fine avrà il figlio tanto desiderato e così via.
I
suoi passaggi sono pesanti, ma lasciano sempre un premio alla costanza e ai
sacrifici che abbiamo dovuto affrontare. È un pianeta molto importante per la
nostra evoluzione karmica, perché ci permette di maturare prendendoci tutto il
tempo di cui abbiamo bisogno.
Intorno
ai 42 anni, quando normalmente Urano di transito è opposto al nostro Urano di
nascita, si può verificare una contemporanea quadratura di Plutone di transito
con quello di nascita. Questo segna la cosiddetta “crisi di mezza età”, il
momento in cui facciamo un po’ il grafico della nostra vita e sentiamo l’impulso
di vivere i nostri sogni di gioventù con l’energia che ci è rimasta, ma anche
di tirare le somme e cercare di capire dove vogliamo veramente andare.
Questo
momento di “crisi” può segnare il lavoro e la carriera, oppure la famiglia, l’acquisto
di un immobile, il viaggio, mette a fuoco in noi un’esigenza rimasta assopita e
ci chiede un grande sforzo e un grande coraggio per cambiare le cose.
I
transiti di Plutone non sono facili da superare, ma normalmente ci lasciano
rinnovati nel profondo, segnano un cambiamento radicale della nostra
personalità e, a volte, una conoscenza nuova e matura di noi stessi, che può
passare anche attraverso la psicanalisi.
Come
maestro dello Scorpione, Plutone richiede una morte e rinascita. Non sembra
legato ad organi fisici veri e propri, ma più ad un’essenza spirituale, all’istinto,
alla nostra capacità di rigenerarci e alla volontà, non solo di sopravvivere,
ma di essere liberi e felici, completi.
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