Il Cuore (Fuoco) SHEN
è il centro dell’attività di pensiero, dell’intelligenza, l’energia mentale, ma
anche della capacità di rispondere emozionalmente. Raccoglie dentro di sé tutte
le voci, i messaggi degli Zang Fu. Il cuore è un sovrano che controlla ed è
controllato. Infatti, secondo la tradizione ogni Ben Shen determina,
nell’organo relativo, delle caratteristiche particolari ed è, a sua volta,
influenzato dallo stato dell’organo stesso.
Cominciamo la nostra osservazione
degli elementi dall’acqua, che è l’elemento più Yin tra tutti cinque.
Cominciamo da questo proprio perché è dallo Yin, il principio femminile che ha
inizio ogni cosa, ed infatti l’elemento Acqua è l’elemento del concepimento e
della morte, l’elemento della fecondazione, della forza e della delicatezza. Il
Chi dei Reni è molto importante nella vita dell’individuo, esso, presiede alla
crescita agendo direttamente sulle ossa e sulla produzione del midollo osseo,
nutre i denti e i capelli. I Reni con la loro energia ci accompagnano per tutta
la vita: in essi è contenuto il Jing ossia
l’essenza, l’energia prenatale che i nostri genitori ci hanno dato in dote al
momento del concepimento. È l’energia che usiamo e consumiamo in ogni atto
vitale, è l’energia, che nutrendo le gonadi (ovaie e testicoli), alimenta la creazione
degli spermatozoi e degli oociti. Quando consumiamo completamente l’energia
prenatale la nostra vita termina.
Osservando come si forma
l’embrione nel ventre materno, si nota come il Rene si sviluppi lungo tutta la
corda embrionaria dalla regione cervicale alla regione sacrale con la
formazione progressiva del pronefro, mesonefro e metanefro.
Queste formazioni regrediranno in
tempi successivi formando reni e vescica, ma il loro percorso energetico verrà
mantenuto. Nella stessa regione lombare si formeranno le gonadi, i “reni
esterni” della MTC. Così dell’elemento Acqua faranno parte Reni, vescica,
gonadi, osso, tessuto nervoso, sistema riproduttivo, orecchio e Ming Men (punto
sul meridiano curioso DU MAI). Quando il Chi dei reni è forte c’è volontà,
creatività, libido forte e fertilità. Il rene ha un punto riflesso al centro
del piede lo Yong Quan, sorgente zampillante, sempre in contatto con la terra
per assorbirne l’energia. Questo punto crea in noi l’equilibrio e la capacità
di ascolto per cui quando i reni funzionano bene noi siamo attenti e in grado
di scoprire le qualità nelle persone, mentre quando siamo scarichi e stressati,
privi di energia, sorgono in noi le paure, l’ascolto delle nostre orecchie
diviene privo di equilibrio e spinto solo verso il captare pericoli e critiche.
Nel bene e nel male la paura ha molto potere sull’essere umano ed è anche
un’energia enorme che potrebbe essere sfruttata con lucidità a nostro
vantaggio.
Tale emozione è connessa allo
HINYIN un punto del meridiano REN MAI sulla vescica (porta della vita e della
morte) (farsela addosso dalla paura!). Quando abbiamo paura mettiamo in atto
strategie che ci portino in salvo, come scavalcare un cancello o correre
velocissimamente se siamo inseguiti da un animale. La Paura e l’Acqua sono
connessi a Mercurio, il dio che aveva le ali ai piedi, al colore blu scuro,
simbolo della fantasia e dei talenti nascosti, e al colore nero simbolo di
depressione e del cedimento alle proprie paure.
Lo Yin del Rene immagazzina
l’essenza, elemento basilare per la crescita fisica, lo sviluppo e la maturità.
Esso forma, midollo per il cervello, midollo spinale e midollo osseo. Lo Yang
del Rene è la potenza trasformatrice del corpo e sostiene le funzioni di tutti
gli altri organi.
I sintomi dei reni sono
caratterizzati da debolezza ed esaurimento e solitamente includono disturbi
urinari e sessuali, irritazioni, dolori nella parte bassa della schiena,
labilità nella memoria, capogiri, perdita dell’udito, ronzii alle orecchie,
assottigliamento e caduta dei capelli. Anche irritazione cronica della gola,
polmoni asciutti, tosse secca. Ansia e irrequietezza, mal di schiena, disturbi
dell’apparato urinario e riproduttivo. La vescica trasforma i liquidi di scarto
in urina che viene poi espulsa, aiutando i reni a regolare l’acqua contenuta
nel corpo. Lo Yang del rene, che scalda e attiva le funzioni di tutti gli
organi, circola nel suo meridiano ed entra negli organi stessi in
corrispondenza dei cosiddetti punti Shu relativi. Il meridiano della vescica
entra in contatto con il cervello e contribuisce ad integrare l’intelletto con
le funzioni del sistema nervoso. La disarmonia della vescica si manifesta
dunque attraverso sintomi mentali quali: gelosia, sospetto, ossessione,
irrequietezza ed esaurimento nervoso, ma anche epilessia, iperattività nervosa,
problemi urinari, dolori al sacro, indolenzimento della parte bassa della
schiena, dolori al collo, emicranie acute, occhi irritati o che lacrimano.
Debolezza dello yang del rene:
affaticamento, gambe deboli, sensazione di freddo, minzione frequente e
abbondante, incontinenza, diminuzione della libido, impotenza.
Debolezza dello yin del rene:secchezza
e sete, sudorazione notturna, insonnia, irritazione cronica della gola, rossore
alle guance, mestruazioni scarse nelle donne, eiaculazione precoce negli
uomini, occhi asciutti e irritati, irrequietezza.
Ora chiudiamo gli occhi e
respiriamo profondamente tre volte. Pensiamo intensamente ad una nostra paura e
cerchiamo di viverla emozionalmente. Quando la nostra emozione è piena,
visualizziamo davanti a noi una palla blu scuro scuro o nera e con il respiro
spingiamo la nostra paura al suo interno. Soffiamo il suono UUUUHHH! Tante
volte quante è necessario per spingerla molto lontano da noi dentro la terra.
Lo Yang si disegna con una linea
continua fissa che indica direzione, movimento.
Lo Yin con una linea spezzata o
cedevole che indica spazio, immobilità.
Il Cielo è l’archetipo Yang del
principio creativo.
La Terra è l’archetipo Yin del
principio passivo o ricettivo.
La collina simboleggia
l’esistenza, il “terreno” all’interno e lungo il quale yin e yang sono in
costante mutevole rapporto. Per questo si dice che lo yang è il versante
assolato di una collina mentre lo yin è il versante in ombra.
Tutto quanto esiste ha origine
dalla grande fonte suprema o TAIJI.
Al di là di ciò c’è il vuoto WYI.
La legge che governa l’equilibrio
è il Dao o “modo” della natura. Dall’interazione di Yin e Yang ha origine il QI
o Ch’i che è la sostanza primaria di tutto l’universo. I meridiani yang
scorrono verso il basso, lungo i lati posteriori delle gambe e delle braccia. I
meridiani yin corrono verso l’alto, lungo i lati anteriori e interni al corpo.
L’Acqua rappresenta il movimento
verso il basso.
Il Fuoco il movimento verso
l’alto e il momento culminante dell’attività.
Il Legno è l’espansione o
movimento verso l’esterno.
Il Metallo è costrizione o
movimento verso l’interno.
La Terra è un perno che ha
funzione moderatrice.
La malattia si manifesta sempre
come disequilibrio di yin e yang. Per ora abbiamo visto che una suddivisione
nel corpo viene fatta tra organi yin e visceri yang. Ciò non significa che un
organo si ammala sempre nello yin perché è yin e quindi se quella persona
manifesta un disequilibrio yin nell’elemento Legno, sicuramente ha una
patologia di fegato. Ogni organo ha un’energia yin-yang e così pure ogni
viscere, ma, come dico che il femminile è yin e il maschile è yang, così per
ogni cosa del creato distinguo: la radice di una pianta è yin, il fiore è yang,
ma il polline è più yang dei petali.
Il disequilibrio si manifesta
come eccesso o come difetto.
Yin e Yang possono essere anche
entrambi in eccesso o entrambi in difetto e queste saranno ovviamente le
malattie più facili da diagnosticare. Poi potrebbe verificarsi il caso in cui i
livelli sono normali, in equilibrio, ma si manifesta un disequilibrio nello
Shen dell’organo. Per esempio la stasi di Ch’i del Fegato dà depressione o ira
immotivate, nodo alla gola, dolori mestruali, lingua scura o violacea, mentre
il fuoco di fegato (eccesso di yang) dà mal di testa, insonnia, stipsi, lingua
rossa con patina gialla e il deficit di yin un rallentamento psicomotorio,
astenia e senso di mancanza dei valori.
Per questo quando si fa una
diagnosi bisogna ascoltare molto bene il paziente, scendere nei particolari del
suo vissuto e soprattutto segnarsi i presunti orari di deficit energetico o di
accelerazione dell’attività.
Gli orari degli organi:
- Fegato 1,00 - 3,00
- Polmone 3,00 - 5,00
- Grosso Intestino 5,00 - 7,00
- Stomaco 7,00 - 9,00
- Milza 9,00 - 11,00
- Cuore 11,00 - 13,00
- Intestino Tenue 13,00 - 15,00
- Vescica 15,00 - 17,00
- Rene 17,00 - 19,00
- Maestro del Cuore 19,00 - 21,00
- Triplice Riscaldatore 21,00 - 23,00
- Vescica Biliare 23,00 - 1,00
Riuscire a capire i disequilibri
di Yin e Yang non è spesso sufficiente a comprendere in quale organo per primo
si è manifestata la malattia, e forse neppure a comprendere bene come si siano
mosse all’interno dell’individuo le leggi che hanno generato il malessere. Per
centrare meglio l’argomento torniamo a parlare dei Ben Shen.
Abbiamo visto che il Ben Shen del
Rene è Zhi, ossia la Volontà. Un eccesso di Zhi porta ad avere atteggiamenti
autoritari, mentre un deficit ci rende apatici e incapaci di dare corso alle
azioni
Per il Fegato abbiamo Hun, la
fantasia; un eccesso si vede nelle persone pianificatrici, che devono
controllare tutto e ricercano costantemente sicurezza.
Un eccesso di Shen del Cuore,
l’intelligenza, dà insonnia, ansia e agitazione, mentre un difetto le
palpitazioni, la paura e il panico.
Il ben shen della Milza, Yi,
l’autoriflessione, dà in eccesso idee fisse e ossessioni, in deficit
distrazione e difficoltà di concentrazione.
Infine il Ben Shen del Polmone,
Po, l’istinto, quando in eccesso dà introversione e interiorizzazione, mentre
lo hanno in difetto quelle persone che sanno andare in profondità e hanno
un’immagine statica di sé.
Dopo la nascita l’individuo
comincia a fare delle cose: è l’alba della vita che si manifesterà in tante
altre albe. Infatti la direzione dell’est, primavera, è la direzione
dell’inizio di ogni cosa. Cosa occorre per far partire qualsiasi cosa,
qualsiasi iniziativa? Occorre energia, Chi.
Il Chi del Fegato ha la funzione
di distribuire le ricchezze in germe, in potenza: esso è manifestazione dello
Yang giovane che sveglia la natura immobile e latente dell’inverno. È per
natura caldo, docile ascendente. Il Chi del fegato sale e aiuta il sangue a
salire controcorrente, contro la forza di gravità.
La cistifellea in MTC viene
chiamata l’Imperatore poiché si ritiene responsabile della capacità di prendere
decisioni e di assumersi responsabilità. Nella nostra medicina il fegato immagazzina
e ridistribuisce ai muscoli e al corpo il sangue. Disintossica il sistema
circolatorio e sintetizza le proteine. Produce la bile che si raccoglie nella
cistifellea a digerisce i grassi degli alimenti. Il pianeta associato non può
che essere Giove. Governa, sostiene, costruisce, immagazzina, è grande. La sua
qualità è l’autorevolezza per cui più è forte il nostro senso di identità, più
chiara è la nostra volontà, maggiore è il nostro ottimismo, entusiasmo,
capacità di spingere gli altri nella direzione dei nostri progetti. È sempre
vero che si ottiene molto dagli altri con la gentilezza. Più difficile è
ottenere con l’ira, tuttavia è proprio la rabbia, l’emozione che ci prevarica
ed esce da noi con l’urlo nel momento in cui non riusciamo ad ottenere ciò che
vogliamo (tuoni di Giove). L’autorevolezza diviene autoritarismo, e cerchiamo
di ottenere ciò che vogliamo con la manipolazione, la costrizione, ed infine la
violenza.
Il fegato nutre in noi il piacere
dell’abbondanza, della prosperità: come un lauto pasto crea in noi senso di
pienezza e di soddisfazione, così la pienezza energetica dell’organo mostra il
piacere dell’abbondanza da cui derivano gentilezza e generosità protettiva su
chi ci circonda. Ad esso si può accompagnare desiderio di accumulo e di difesa
delle strutture fisiche e relazionali di cui ci attorniamo: la casa, i beni
fisici, la famiglia il clan e quindi il senso di possesso e di gelosia che si
accompagnano alla necessità di conservazione di stabilità.
I sintomi fisici di disarmonia
del fegato sono cefalee sulla sommità del capo, capogiri e disturbi della
vista, sensazione di ostruzione nella gola, asma, rigidità e oppressione al
torace, sindrome premestruale, mestruazioni irregolari o dolorose, addome
gonfio, irritazioni, dolore o gonfiore ai genitali. Una stagnazione di Ch’i o
di calore nella Vescicola Biliare può manifestarsi attraverso una sensazione
dolorosa al di sotto delle costole, nausea o vomito un gusto amaro o acido in
bocca, colorito giallastro degli occhi. La Vescicola Biliare agisce sulle
regioni ai lati del corpo e i blocchi o gli squilibri del suo meridiano si
manifestano in cefalee localizzate alle tempie, dolori agli occhi e alle
orecchie, rigidità o dolore alle articolazioni delle mascelle, delle spalle e
delle costole, dei fianchi ,delle ginocchia o delle caviglie.
Ora immaginiamo una situazione
che ci fa molto arrabbiare. Chiudiamo gli occhi, respiriamo e lasciamo entrare
dentro di noi l’emozione. Visualizziamo una palla verde e spingiamo col respiro
la nostra emozione al suo interno. Spingiamola dentro la Terra col suono SHHHH!
Continuo a raccomandare di
inserire in un’auto-diagnosi tutte le osservazioni possibili, quando siete a
casa, in modo che alla fine di questo seminario sarete in grado di conoscere
ogni piccolo disequilibrio del vostro corpo e fare la corretta diagnosi di voi
stessi. Quindi, come ho già raccomandato fin dall’inizio, insisto sul fatto che
durante la settimana in cui rimettete a posto gli appunti, vi facciate anche un
schema con i sintomi, i gusti, l’osservazione della carnagione ecc e spuntiate
ciò che vi appartiene o assegniate un valore numerico.
Oggi ci occuperemo di osservare
quali sono i sapori abbinati agli elementi e di vedere quali siano le leggi che
governano il rapporto tra un elemento e l’altro.
Il sapore abbinato all’elemento
Legno, la primavera, l’Est, il Fegato, la rabbia, l’ira, l’urlo è l’ASPRO e l’ACIDO. Per cui tutti gli
alimenti quali i sottaceti, le olive, lo yogurt, i formaggi freschi, le verdure
verdi, le patate, le melanzane, la carne rossa, ecc.
Il sapore abbinato all’elemento
Fuoco, l’estate, il Sud, il Cuore, la gioia, l’amicizia, il riso è l’AMARO. Per cui qui troviamo tutti gli
alimenti amari o che lasciano l’amaro in bocca come il caffè, il cacao, il
radicchio, la frutta con la buccia, l’alcool, il fumo della sigaretta, le erbe
di campagna, ecc.
Il sapore abbinato all’elemento
Terra, la fine dell’estate, Sud-Ovest, la Milza, l’affetto, il pensiero, il
canto è il DOLCE. Per cui tutti gli
alimenti abbinati sono ricchi di carboidrati o zuccheri: dolci, pasta, pane,
pizza, uova, latte, miele, formaggi stagionati, carne di maiale, carni bianche.
Il sapore abbinato all’elemento
Metallo, l’autunno, l’Ovest, i Polmoni, la tristezza, il lamento è il PICCANTE, ma anche il sapore della
Muffa e l’AFFUMICATO, quando non è amaro o salato. Per cui qui troviamo i
funghi, il gorgonzola, l’aglio, la cipolla, il peperoncino, le spezie, ecc.
Il sapore abbinato all’elemento
Acqua, il Nord, i Reni, la paura, il pianto è il SALATO. Per cui tutti gli alimenti salati come il pesce, i
salatini, il sale vero e proprio, molti affettati ecc. fanno parte di questo
elemento.
Nel loro susseguirsi “circolare”
cioè quando l’energia funziona bene e da ogni elemento si genera il seguente,
in un equilibrio di forze, gli elementi appaiono disposti ad anello.
Quando un elemento è molto forte
o molto debole, si possono formare delle stelle o delle forme geometriche varie
che creano delle punte. Le punte sono sintomo di malattia. La malattia, secondo
la MTC, segue tre leggi fondamentali:
l’inibizione, la distruzione e il disprezzo.
Si ha inibizione quando un
elemento viene saltato e l’energia di un “nonno” viene assorbita dal “nipote”, saltando
il “genitore”.
La distruzione si manifesta
inizialmente come la (1), ma un elemento troppo carico invece che nutrire il
successivo lo inonda di eccessiva energia distruggendolo e questo non è più in
grado di trasmettere la giusta quantità di energia al seguente che viene
saltato innescando il processo malato di una delle altre leggi.
Si ha disprezzo in due casi: o
quando un elemento salta i 2 seguenti e inonda di energia il suo opposto o
quando un nipote si rivolta contro il controllo del nonno.
Per esempio si dice Metallo
taglia Legno, Acqua spegne Fuoco, Terra assorbe Acqua, ecc nel caso di nonno
che sommerge nipote, ma si dice: Acqua inonda Terra, Fuoco trasforma Acqua in
vapore, ecc quando il nipote si “ribella”.
Seguendo la crescita dell’individuo
giungiamo al mezzogiorno, dove il Sole splende alto, e troviamo il cuore che ha
4 meridiani abbinati perché, oltre all’intestino tenue che è il viscere yin
contrapposto, troviamo anche il Triplice Riscaldatore e il Maestro del Cuore.
Il Triplice Riscaldatore
favorisce l’estrazione del Ch’i dall’aria e dal cibo e partecipa alla gestione
dei liquidi del corpo e all’escrezione di quelli di scarto; invia il Ch’i
originario delle riserve ai dodici meridiani, quando questi ne scarseggiano,
fornendo le energie necessarie per la difesa del corpo in presenza di
condizioni di malattia o di stress.
Il Maestro del Cuore, invece, ha
la funzione di calmare la mente e riequilibrare le emozioni soprattutto in
presenza di problemi emotivi o di rotture (accoramento e crepacuore). Quindi
apporta gioia e felicità, facilita la comunicazione dei sentimenti e protegge
il cuore dal dolore emotivo quando i rapporti diventano stressanti. Assorbe il
calore con lo scopo di proteggere il cuore dagli attacchi febbrili e forse per
questo motivo è abbinato al Triplice Riscaldatore considerato viscere yang,
come organo yin.
Si lavora sul Maestro del Cuore
in caso di febbre alta e sete ardente, delirio, allucinazioni, dolori al petto.
Si lavora sul Triplice Riscaldatore in caso di irritazione e arrossamento degli
occhi, gola gonfia, sintomi da raffreddamento, sudorazione spontanea.
La robustezza dipende dal Cuore e
anche dai Reni per cui i disordini del Cuore possono causare debolezza,
affaticamento, letargia e a volte vertigini e palpitazioni. Il Cuore muove il
sangue, è la dimora della mente, controlla la lingua e l’eloquio. Quindi i
sintomi di disarmonia possono essere balbuzie, discorsi incoerenti, bugie,
disturbi cardiaci, sensazioni di caldo o freddo eccessivi specialmente alle
mani, irrequietezza, insonnia o sonno disturbato da sogni, nervosismo,
irritabilità, ansia. Un aspetto pallido suggerisce debolezza del Ch’i del Cuore
o del sangue, carnagione rossa indica che il calore influisce sul Cuore.
L’Intestino Tenue riceve i cibi e le bevande parzialmente trasformati dallo
Stomaco e separa e assorbe le componenti nutritive che la Milza-Pancreas si
incaricherà poi di distribuire. Trasferisce i rifiuti solidi al Grosso
Intestino e i liquidi impuri alla Vescica. Quindi la sua funzione è: ricezione,
separazione, assimilazione e trasformazione. Le stese cose fa a livello emotivo
per sostenere le funzioni del Cuore: infonde chiarezza alla mente, a iuta a
discernere e ad assorbire le buone idee. I pensieri confusi sono un segno di
debolezza del Fuoco. I sintomi del meridiano Intestino Tenue includono dolore e
rigidità ai polsi, al gomito e alla regione scapolare e collo, mal di orecchie,
occhi irritati e arrossati, orzaioli, feci diarroiche a volte con minzione
scarsa e bruciore.
Come le fiamme vanno verso l’alto
il Ch’i del Cuore è rapido e tende ad espandere l’energia del corpo. Quando
l’energia è buona produce gioia, amore, sincerità, radiosità, luminosità; nel
disequilibrio energetico, produce impazienza, arroganza, avventatezza,
crudeltà, sino alla violenza e all’odio. (non dimentichiamo che anche Marte,
come il Sole, fa parte di questo elemento).
Come il Sole è al centro del
sistema solare e connette e gestisce tutti i rapporti tra i pianeti, così il
Cuore è al centro del corpo e attraverso arterie, vene e capillari connette
tutto e tutti.
Respiriamo ora e pensiamo alle
bugie che abbiamo detto o che ci sono state dette. Entriamo nell’emozione del
disamore e dell’ansia che ci dà questa situazione. Ora respiriamo e formiamo
una bolla rossa grandissima dentro cui soffiamo tutto il nostro disamore col
suono AAAAAHHHH!
Passiamo ora all’elemento Terra.
La Terra rappresenta in realtà il passaggio da una stagione all’altra anche se,
come abbiamo visto, prende il suo posto tra Fuoco e Metallo. Questo perché la
fine dell’estate è il momento in cui maggiormente si vede il giallo nella
natura che ci circonda. L’età adulta è a metà tra la l’esuberante giovinezza
che si esprime con la risata e il metallico lamento dell’anziano. Dovrebbe
essere l’età in cui si sviluppa al massimo la conoscenza di sé e si mettono le
basi affettive che ci sosterranno nella vecchiaia.
Lo Stomaco e la Milza Pancreas
condividono la funzione digestiva. Il Ch’i del cibo è alla base del Ch’i del
sangue e pertanto è importante rafforzare questi due organi. Lo Stomaco soffre
particolarmente in condizioni di aridità e di calore. Esso ama l’umidità e non
gradisce l’asciutto. Se i suoi liquidi scarseggiano, la digestione ne soffrirà
e la bocca o le labbra diventeranno secche e aride. Lo Stomaco guida il Ch’i
verso il basso, se viene disturbato il Ch’i può “rivoltarsi” risalendo verso
l’alto e causare nausea, vomito, mal di testa, sensazione di intontimento,
testa pesante, capogiri, male agli occhi, disturbi ai denti, alle gengive e indigestione.
La Milza Pancreas trasforma gli
alimenti e trasporta il Ch’i che va a nutrire gli organi, i muscoli e gli arti,
fino ad arrivare ai Polmoni e al Cuore, gli organi principali per il Ch’i e per
il sangue. Il suo Ch’i Yang dotato di potere riscaldante, trasforma e trasporta
anche i liquidi nel corpo. Milza Pancreas ama l’asciutto e detesta l’umidità. I
cibi freddi o un eccesso di bevande fredde possono indebolirla. I sintomi sono
inappetenza e digestione difficile, affaticamento, debolezza muscolare, pesantezza
agli arti, feci acquose o diarrea e gonfiore addominale. Il Ch’i della Milza
Pancreas trattiene il sangue nei vasi prevenendo le emorragie e “sostiene” gli
organi. Comparsa di lividi, sanguinamento, emorroidi, vene varicose e tutte le
forme di prolasso sono sintomi associati alla debolezza di Milza Pancreas.
Digestione difficile, incapacità a distinguere il sapore dei cibi, sapore
cattivo in bocca, disturbi mestruali e agli organi riproduttivi.
Respiriamo tre volte, occhi
chiusi, pensiamo alle persone a cui vogliamo bene e che ci fanno arrabbiare per
qualche motivo. Magari una madre che ci critica, un figlio che ci risponde
male, un padre che ci fa sentire esclusi ecc. adesso visualizziamo davanti a
noi una bolla gialla e respiriamo tutte le nostre preoccupazioni là dentro e
mettendo il suono GGGGRRHH le soffiamo lontano da noi.
La Milza è l’estate di San
Martino ed è legata a Saturno, oltre che alla Terra. Quando lo Yin e lo Yang
della Milza sono in equilibrio viviamo il senso della giustizia, dell’equità e
ad essa si associano la fiducia nella vita, negli altri e nelle proprie
capacità. Armonia con sé stessi e gli altri, equilibrio interiore e
imparzialità, vengono sorretti anche dal nostro acume intellettivo per cui i
nostri progetti futuri ci appaiono tutti realizzabili, noi siamo il centro
della nostra vita e siamo in grado di utilizzare tutti gli accadimenti, persino
gli ostacoli, in modo adeguato ai nostri scopi. Tuttavia può accadere che a
causa di preoccupazioni e stress ci appaia che gli accadimenti abbiano il
sopravvento su di noi e che l’ansia ci causi gastriti, ulcere e tumori allo
stomaco.
Perdiamo la fiducia in noi stessi
e la capacità di reagire in modo calmo e distaccato ed entriamo in quella
trappola che continua a generare sempre più ansie. Il problema è che lo stress
ci trasferisce nella dimensione del tempo, mentre quando siamo bene radicati,
il problema tempo non esiste. Solo quando siamo nel pensiero, nel desiderio,
nel ricordo e nell’emozione, siamo nel flusso del tempo, nel cambiamento, nel
divenire e quindi nel decadimento e nella perdita. Quando siamo nella
consapevolezza per noi esiste solo il presente.
Cominciamo quindi a vedere come
si fa una diagnosi. È importante che
ciascuno si disegni una specie di tabella, dove segnerà i particolari di
osservazione propria e quelli che la persona si preoccupa di fornire.
I primi appunti deriveranno dalla
nostra diretta osservazione: il colorito della pelle, dei capelli, se se li
tinge, il colore della sclera dell’occhio, un’eventuale obesità o magrezza
eccessive, il colore dell’abbigliamento e la presenza di gioielli, il colore
della lingua se la persona è così gentile da mostrarcela. Poi disegneremo
eventuali rughe o disarmonie posturali, se ha pestoni sotto gli occhi o
occhiaie gonfie. Sarà nostra premura segnarci eventuali osservazioni sul suono
della voce (se tartaglia, se sussurra, se è lamentoso o armonioso come un
canto, se ride o sorride, se trema ecc.).
Per esempio chiederemo alla
persona in quale stagione dell’anno si sente meglio e in quale si sente peggio
e così avremo già un primo orientamento su quali siano gli elementi che
funzionano meglio sul suo organismo, cioè gli elementi esterni o naturali che
influiscono di più.
Le chiederemo se soffre il caldo o
il freddo o l’umido o il vento ecc. in modo da includerla in uno spettro
“naturale”. Poi ci informeremo sui suoi gusti in fatto di cibo, quando e quanto
mangia e quali siano i suoi cibi preferiti. Le chiederemo se dorme, come dorme,
quando, se sogna e cosa sogna. Le permetteremo di raccontarci dettagli della
sua vita personale e solo in fine le chiederemo i sintomi in quanto questi di
solito sono solamente l’ultima espressione di una malattia iniziata molto prima
e derivante da ben altri motivi. Per esempio un mal di testa può venire fuori a
quarant’anni, in concomitanza ad un evento o ad altre concause, ma derivare da
uno stress da mancanza di sonno subito a vent’anni. Oppure un melanoma può
venire fuori a sessant’anni per un’insolazione eccessiva subita a trent’anni.
Dobbiamo sempre ricordare che le nostre cellule hanno una memoria e guai se
così non fosse! Chi ha subito un’intossicazione da funghi impara a riconoscerne
l’odore a grande distanza e mescolati ad altri odori e sapori e mai mangia o
mette in bocca qualcosa che abbia a che fare con un porcino!
Ma anche le memorie ataviche sono
importantissime. Ci permettono di non ingerire cibi avariati o di non usare
creme che potrebbero farci male, riconoscendole solo dall’odore.
È col senso dell’odorato principalmente
che scegliamo il partner, cioè quella catena di DNA che unendosi al nostro ci
dia più largo margine di avere figli sani e forti.
Quindi dovete assolutamente
preparare delle schede il più possibile aperte all’inserimento di particolari
per poter catalogare i sintomi della persona all’interno degli elementi e
stabilire solo alla fine un eventuale disequilibrio di yin o yang o shen.
L’ultimo movimento che ci è
rimasto da analizzare è il Metallo. La sua espressione è il lamento, il pianeta
sinergico Venere, il colore il bianco luminoso, gli organi abbinati i Polmoni.
I Polmoni sono l’organo che ha sede più in alto all’interno del nostro corpo e
per questo nella MTC vengono considerati il tetto degli organi e i Maestri del
Ch’i. il Ch’i dei Polmoni è fresco, purificante, ha il compito di spingere
l’energia nei canali energetici, i meridiani degli organi. Esercita un’azione protettrice, è la
sentinella di guardia di tutto l’organismo. Quando energeticamente è in
equilibrio, il Polmone nutre in noi la rettitudine, il rispetto per la vita, il
giudizio riservato e il coraggio spirituale. Le sue emozioni “negative” sono il
dispiacere e la tristezza. Sono associati al Colon, alla pelle, al naso,
all’olfatto e alle mucose in generale. L’energia dei Polmoni è l’energia
dell’aria è leggerezza e rapidità. Essi governano il Ch’i, lo ricevono, lo
trasformano e lo distribuiscono nel corpo: in direzione della pelle (Wei Chi)
per garantire le funzioni di difesa, attraverso i meridiani per nutrire e dare
energia a tutte le parti, e verso il basso e l’interno (Chi) a tutti gli altri
organi, in particolare ai Reni dove il Ch’i post natale si unisce alle nostre
riserve costituzionali.
Se i Polmoni sono deboli non
possono fornire sufficiente energia alla pelle per le sue funzioni di difesa e
le influenze climatiche possono allora invadere l’organismo attraverso i pori.
È a questo, secondo la MTC, che si devono i colpi di freddo, il raffreddore, la
febbre e il torcicollo, quando si rimane fermi in una corrente d’aria.
Una debolezza cronica dei Polmoni
determina di solito affaticamento, frequente affanno e un colorito pallido. Se
i polmoni non sono in grado di far circolare il Ch’i, esso si accumula creando
costipazione e costrizione nel torace, tosse e asma. Altri sintomi polmonari
possono richiedere il trattamento di più meridiani. Per esempio tosse secca e
irritante, gola secca e una pelle secca, spesso richiedono un intervento anche
sul meridiano del Rene. Tipici del disequilibrio del Polmone sono i dolori al
torace e alle spalle, lungo le braccia o nei pollici e rigidità al collo e
torcicollo. Tosse intensa, asma e costrizione al petto, disturbi alla gola,
perdita della voce, affanno, bronchite, disturbi intestinali (stitichezza,
colite ecc.) sono sintomi di gravi carenze energetiche dei Polmoni.
Il Grosso Intestino riceve ciò
che rimane del cibo e delle bevande, elaborati dall’Intestino Tenue, assorbe
ulteriori liquidi ed espelle i residui. Il suo equilibrio può essere alterato
da un’alimentazione inadeguata, da malattie acute, debolezza e dispiaceri,
sebbene spesso i sintomi dovuti a queste cause possano essere meglio trattati
in modo indiretto attraverso un meridiano ad esso collegato, invece di
intervenire direttamente sul Grosso Intestino.
Per esempio molti disturbi intestinali
sono provocati da disarmonie del Polmone, del Rene, della Milza Pancreas e
dello Stomaco. Per i disturbi indotti dai dispiaceri e la stitichezza associata
a debolezza o affanno respiratorio, si interviene sul Polmone. Le persone
deboli o freddolose sono spesso soggette a diarrea o feci acquose accompagnate
da borborigmi, gonfiore, disturbi addominali. In questo caso si interviene su
Milza Pancreas che controlla la trasformazione dei liquidi. Si interviene sul
Grosso Intestino per i dolori alle spalle, il gomito del tennista e i blocchi o
i dolori localizzati negli organi di senso, incluse le congestioni nasali, le
sinusiti e il mal di denti.
Ora chiudiamo gli occhi e
visualizziamo una bolla bianca davanti a noi dove metteremo qualcosa che ci
rende molto tristi o che ci affatica moltissimo. Immaginiamo che dentro al
nostro petto ci sia un bellissimo albero con tanti rami e visualizziamo la
nostra tristezza che si stacca dai nostri polmoni e vola dentro la bolla al
suono sibilante SSSSSS!