venerdì 30 maggio 2014

la sessualità in astrologia medica



Astrologia medica: la sessualità


 


Su questo argomento ci sarebbe tantissimo da scrivere, forse l’astrologia potrebbe solo marginalmente completare le opere dei grandi della psicanalisi. La parola usata è propria: “completare”, poiché si parte dal presupposto che non ci si possa basare sulla sola sensibilità, ma occorrano anche studi scientifici per descrivere un quadro il più possibile preciso delle personalità sessuali.


Lungi dal voler tentare una simile opera titanica, cercherò di delineare le linee guida e le motivazioni che mi spingono, dopo oltre venti anni di esperienza a contatto con le persone, ad affrontare come primo passo nel mondo dell’Astrologia Medica, i problemi di tipo sessuale.


Prima di cominciare citerò il mio ginecologo, che negli anni si è dimostrata una persona, saggia, sensibile, e degna di tutta la mia stima. Egli sostiene che l’equilibrio psicofisico di una persona viene determinato al 65 % dalla sua soddisfazione sessuale. Una persona cioè, sessualmente in armonia con se stessa riesce ad avere un’energia quasi perfetta, indipendentemente da tutte le altre componenti, come mangiare o affermarsi nel mondo del lavoro. Chi fa del sesso soddisfacente, affronta meglio la vita, è più sereno, dorme meglio, controlla meglio la fame nervosa o l’aggressività per cui mantiene più facilmente il peso forma, produce i giusti ormoni per la regolazione dell’umore, e così via.


Per questo motivo, cito sempre il mio ginecologo, se dedichiamo tanto tempo alla cura dell’alimentazione che incide sul nostro benessere per meno del 10%, quanto dovremmo dedicare alla cura della nostra vita sessuale che invece incide in così larga parte?


Quest’uomo mi trova perfettamente d’accordo e ora cercherò di spiegare “astrologicamente” il perché.


La sessualità è composta da molti ingredienti e la posizione dei pianeti alla nascita determina la nostra energia di base, ma anche le nostre necessità. I pianeti invece di rivoluzione, cioè in movimento nel cielo attuale, determinano le nostre opportunità e i cambiamenti energetici che affrontiamo ogni giorno. Nessuno è escluso da questo complesso cocktail, per cui noi ci possiamo “ammalare” in svariati modi a causa di una sessualità mal vissuta.


 


Cominciamo dall’inizio.


Il Sole rappresenta il nostro cuore, la nostra energia di base e quindi il tipo di forza che mettiamo nella ricerca del partner giusto per noi. Rappresenta anche spesso il padre, quindi uno dei modelli maschili cui tendiamo, non nella ricerca dell’altro, ma nella componente maschile di noi stessi. Ovviamente comprende tutte quelle paure, complessi, pudori, idealizzazioni, emozioni che coinvolgono nel momento stesso dell’atto in sé. Quindi a seconda del segno zodiacale scopriamo attraverso del Sole la forza e l’energia che mettiamo nella sessualità, ma anche quanto soffre il nostro cuore in caso di una sessualità rifiutata o vissuta male ecc.


Ho scritto un articolo di Medicina Cinese proprio perché il lettore possa ritrovare le fila di un discorso più ampio. Non basta dire che la cefalea è dovuta a valori arietini, anche perché spesso non è vero. Ho visto in tutti questi anni, che la maggior parte dei mal di testa era dovuto a fantasie inespresse di tipo sessuale, ad una insoddisfazione cronica o al dover affrontare un partner che non piaceva più fisicamente.


Il cuore si scarica attraverso l’insonnia, danneggia l’intestino come prima cosa e crea crisi ansiose. Con un Sole afflitto avremo vene varicose in caso di promesse non mantenute e capillari fragili quando l’atto avviene, ma non è soddisfacente. Ad esempio il mancato orgasmo non solo accumula tensione nel cuore e si rivela da un tono di voce che tende ad alzarsi e divenire martellante, ma fa scoppiare i capillari.


 


La Luna rappresenta il nostro rapporto con nostra madre. Nei temi delle donne indica se abbiamo in qualche modo risolto il conflitto tra donne, ma anche come siamo capaci di vivere la nostra femminilità, quanto emuliamo il modello materno e cosa siamo disposte a concedere, anche per un fatto di educazione o di orgoglio. Nei temi maschili mostra come si è superato il problema edipico, quanto il giudizio materno sulla partner incide nelle scelte, la misura di quanto siamo disposti ad amare un’altra donna oltre alla madre. Difficili posizioni di Luna e Marte spesso indicano l’omosessualità, sia in temi femminili che maschili. A tal proposito è interessante vedere come spesso l’astrologia riesca ad individuare l’omosessualità istantaneamente mentre la persona a volta impieghi anni a riconoscere la propria inclinazione o la propria natura. L’astrologia distingue molti tipi di sessualità e molti tipi di omosessualità che a volte è una condizione naturale, altre è una scelta di gusto. Non dimentichiamo che la sessualità dipende dalla mente oltre che dagli ormoni. La Luna ci propone un confronto con l’affettività, con il sogno, col romanticismo, con la competitività in ambito femminile. Ci sono donne che si sentono minacciate dalla presenza di altre donne e reagiscono con odori forti emanati dal proprio corpo, sincronizzando il ciclo mestruale con le colleghe, diventando competitive sui più svariati argomenti, altre che si sentono sicure del proprio fascino e si limitano a giocare a predatori e prede.


 


Venere rappresenta il nostro modo di amare e il come ci poniamo di fronte alla persona che amiamo. Se questo pianeta si trova in un segno molto amante delle coccole, tenderemo a farne fino a soffocare il nostro partner che ci registrerà come “appiccicosi”, se si trova in un segno un po’ perversino o in accoppiamento con pianeti che spingono alla trasgressione, tenderemo al contrario ad amare l’atto sessuale in sé, a voler raggiungere un obiettivo preciso col nostro partner. Venere ama anche attraverso la pelle, per cui il tipo di contatto, la modalità del contatto stesso o l’odore con cui tendiamo a riconoscere il partner giusto, è dominato dalla posizione di questo pianeta. Ricordo il caso di una donna che aveva raggiunto l’età della menopausa con un transito di Urano sulla Venere di nascita in Ottava Casa. Aveva perso (a suo dire) il senso dell’olfatto, il marito le dava fastidio al solo avvicinarsi perché lei avvertiva solamente l’odore del sudore e delle sigarette. Un’altra signora, al contrario, mi raccontò che dopo la menopausa aveva raggiunto i suoi primi orgasmi perché aveva cominciato ad apprezzare l’odore del dopobarba. Marte era in transito sulla sua Venere in Scorpione, mentre Saturno transitava nella sua ottava casa.


 


Marte rappresenta genericamente il membro maschile, quindi negli oroscopi degli uomini può rappresentare sia la forma o la misura del pene, sia il modo di usarlo. Le deduzioni vengono fatte non solo a seconda del segno in cui si trova il Marte di nascita, ma prendendo contemporaneamente il segno e la casa. Questo bis di informazioni ci dà il quadro del comportamento sessuale. Ovvio che più è aggressivo il segno in cui Marte si trova, più è passionale, maggiore sarà la voracità, maggiori saranno gli appetiti sessuali della persona, più è mansueto maggiore sarà la possibilità di trovarsi di fronte a un seduttore, o a un poeta, o a un uomo sensibile e ciarliero.


Marte rappresenta altresì il nostro uomo ideale, l’uomo dei sogni, per cui, specialmente in temi femminili, ma anche in quelli maschili perché indica comunque un modello, rappresenta l’uomo che cerchiamo. Quando si analizzano temi in cui c’è grande contrasto tra questo Marte e il partner che si è effettivamente scelto, è facile trovarsi di fronte a problemi sessuali. Non è bene che ci sia un divario, né tra l’uomo che vorremmo per noi e l’uomo che invece abbiamo, né tra l’uomo che vorremmo essere e quello che invece siamo o siamo diventati.


Mentre osservando il Sole e Venere comprendiamo le ragioni di un dissenso di tipo sessuale/sentimentale, osservando Marte possiamo cominciare a notare i primi veri problemi. Questi possono essere di tipo sessuale come problemi di erezione o di durata, ma anche di relazione, quindi di tipo comportamentale. Il problema comportamentale non emerge solo durante l’atto sessuale in sé, ma anche nel mondo del lavoro, dello sport e delle relazioni in generale al di fuori della coppia. Lo svilimento della virilità è anche, ma non solo, un problema sessuale.


Un Marte problematico emerge dalle angolazioni nel tema, ma anche dai transiti, quindi è possibile che un uomo che in una certa età è al massimo della performance, in altri momenti della vita mostri una specie di impotenza. Lo stesso vale per le donne. Ho sentito astrologhe determinare l’infedeltà dalla posizione di Marte, ma non è affatto così. Le persone possono essere infedeli per tantissimi motivi e possono esserlo per dei periodi e non per altri e ciò non dipende affatto dall’aver trovato una persona per la quale vale la pena sacrificare altri appetiti, per la quale vale la pena essere fedeli. La scelta di avere un solo partner è determinata dal tipo di intelligenza e di curiosità, non dagli ormoni, dal carattere o da altre connotazioni. Dopo aver osservato oroscopi per oltre vent’anni, mi sento di poter affermare che nella maggior parte dei casi le mancanze del proprio partner non incidono sulla fedeltà/infedeltà. Non è una questione di colpa dell’uno o dell’altro, ma un comportamento conseguente ad un istinto.


 


Nettuno per molti astrologi rappresenta l’utero, in quanto legato all’acqua e quindi alle gravidanze e all’elemento femminile. Non solo dalla posizione di questo pianeta, ma anche da quella di Plutone e talvolta di Urano e Marte, si possono capire eventuali problemi di tipo sessuale dovuti a violenze, traumi, malattie, infezioni, infiammazioni, interventi chirurgici.


Non è facilissimo determinare tutti i punti deboli della costituzione dell’individuo. Marte serve a farci capire ustioni, ossa rotte, incidenti stradali, incidenti sportivi, tagli, interventi chirurgici, cadute, quindi è chiaro che non potrà da solo descrivere la vita di un intero individuo, darà informazioni precise su un solo argomento e gli altri pianeti dovranno supplire informandoci su altre cose. Ora, è chiaro che subire una violenza di tipo sessuale, soprattutto se durante l’infanzia e soprattutto se ripetuta e non confinata ad un solo episodio, è un fatto che si vede nel tema natale. La sicurezza, che questo evento così importante sia avvenuto o possa avvenire nel futuro, è però frutto di una lunga ricerca. Nettuno nasconde le cose, per cui non solo ci mette sulla strada giusta per questa ricerca, ma ci aiuta anche a comprendere le modalità e i tempi, le reazioni, i comportamenti conseguenti.


Plutone, invece, mostra gli oltraggi subiti nel profondo, le paure, i segni lasciati da una violenza. A seconda di dove questi pianeti sono posizionati possiamo anche scoprire se tale ostacolo al normale sviluppo di una persona, sono cominciati in casa, sono dovuti al comportamento aggressivo di genitori, vicini di casa o parenti. Plutone mostra la traccia che rimane in noi, ma anche i desideri più nascosti. Per cui questo pianeta si studia non solo per comprendere le nostre paure, ma anche le nostre perversioni, il nostro modo di capire l’altro, i segreti, i pudori, i giochi di potere, la manipolazione mentale…


Poiché il sesso deriva da un cocktail molto complesso di ingredienti, non sono d’accordo col chiudere l’argomento con poche frasi banali derivanti dall’osservazione dell’ottava casa.


 


Tutti i pianeti del nostro cielo donano o tolgono qualcosa. Mercurio ci spiega come usiamo le mani, Giove quanto siamo generosi, Saturno cosa lasciamo morire di noi stessi, la Luna come viviamo il nostro lato femminile… ciascuno è un ingrediente importantissimo da cui possono derivare grandi gioie o grandi tensioni e liquidare un mal di testa o una cisti ovarica o un problema di eiaculazione precoce con poche parole è un lavoro che lascerei ai medici.

martedì 20 maggio 2014

nozioni di Medicina Tradizionale Cinese



Medicina Tradizionale Cinese


Seppure sia sempre stato “facile” comprendere il funzionamento del Reiki o di altre tecniche basate sulla diffusione energetica, sebbene sia sempre stato chiaro che la meditazione così come la preghiera erano in grado di ampliare i nostri orizzonti conoscitivi, la nostra sopportazione del dolore fisico e la nostra predisposizione all’ascolto e all’apprendimento, è solo di recente, con lo sviluppo della fisica quantistica, che anche nozioni energetiche di base si sono facilmente diffuse tra le persone.


Con la scoperta prima dei quark, poi dei quanti, poi dei bosoni, poi con gli esperimenti effettuati sui fotoni e via via con la diffusione in pieno telegiornale dei nuovi esperimenti sotto il Monte Bianco o a Ginevra, finalmente non solo gli scienziati, ma tutte le persone hanno cominciato a chiedersi di che cosa siamo fatti e la risposta più ovvia è: DI ENERGIA.


Perché ovvia? Perché fino a poco tempo fa pensavamo di essere sì fatti di energia, ma questa era confinata alle orbite degli elettroni che giravano attorno ad un nucleo solido di protoni e neutroni, per cui era quasi possibile immaginare che in realtà quegli spazi non erano mai vuoti in quanto il movimento vorticoso degli elettroni li riempiva. Ma ora il discorso è diverso. Ora “sappiamo” che l’urto su un fotone appartenente ad un raggio di luce devia la traiettoria di un fotone appartenente allo stesso raggio ma distante milioni di chilometri… e come fa? Lo influenza con un’onda energetica! Che buffo! Ogni piccolissima parte di noi stessi è in realtà uno spazio vuoto che corrisponde alla traiettoria di una particella “strana” che a sua volta non è altro che la traiettoria di qualcos’altro, fino a scendere in dimensioni talmente piccole da pensare che la materia non esista!


Bellissimo! Allora, com’è possibile che l’uomo soffra se non vi è mai alcun urto? Psicosomatica? Magari fosse così semplice! Ridurremmo tutto al discernimento di un’anima immateriale che si muove benissimo nel mondo illusorio delle false materialità!


Con questo seminario di Medicina Tradizionale Cinese non ci proponiamo di svelare le ultime scoperte della fisica quantistica, ma cercheremo di osservare il mondo che ci circonda come qualcosa che ci compenetra e ci influenza, ma che noi possiamo “deviare” grazie alla nostra energia e quindi modificare in modo da non avere più sofferenza.


Ci sono tante vie per accedere ai segreti dell’infinito che è dentro e fuori di noi e  non sempre ciò che registriamo come malattia fisica è tale, a volte è l’anima che ricerca qualcosa che non può raggiungere fino a quando deve condividere la sua energia col corpo e quindi tende a creargli dei piccoli disagi affinché questo si scuota dal suo letargo.


 


Nella MTC, dunque, tutto si fa risalire al concetto di Energia, prima ancora che a qualcosa di materiale. È dall’energia che si forma la materia, e di conseguenza la vita così come la conosciamo. Esistono vari tipi di energia, o QI, Soffio Vitale, che l’uomo gestisce e in qualche modo, manipola. La vita nasce dall’incrocio di questi soffi e la salute deriva dalla corretta manipolazione dei soffi. Senza i soffi di energia non esiste il cosmo “universo” che ci ospita e non esiste il microcosmo “uomo” che lo abita.


Il Qi è unico per tutto l’universo, diverse sono le sue manifestazioni:


  • il Tian Qi, o Ta Qi o Qing Qi è l’Energia cosmica, il Qi celeste che viene in noi attraverso la respirazione per cui si chiama “cielo in noi”;
  • il Gu Qi o Qu Qi è un’energia nutritiva che entra in noi attraverso gli alimenti;
  • il Jing Qi è l’energia che ci viene trasmessa dai genitori nel momento del concepimento e permette all’ovulo e allo spermatozoo di dare origine alla vita;
  • il Rong Qi o Ying Qi o Yong Qi è un’energia nutritiva di derivazione;
  • lo Zhong Ch’I o Qi acquisito del Cielo Posteriore è il Ch’i del torace e serve a dare il ritmo;
  • il Wei Qi o Ch’i difensivo;
  • lo Zhen Qi o Zheng Qi o Yuan Qi o Ch’i innato del Cielo anteriore che attiva tutte le funzioni del Triplice Riscaldatore.
    Vedremo come queste energie circolano nel corpo e a cosa possiamo paragonarle nella nostra medicina occidentale, che finalmente, dopo oltre 6000 anni comincia a ragionare in termini di energia.
    Il primo testo che parla di MTC è infatti il Nei King, risalente a circa 3000 anni fa e scritto in forma di dialogo dove il medico dell’imperatore risponde alle domande del suo signore spiegando le motivazioni delle diagnosi. Fa continuo riferimento a I Ching un libro di astrologia, matematica e divinazione risalente ad oltre 6000 anni fa. Questa è la chiara testimonianza che l’uomo non può avere soltanto delle caratteristiche anatomiche, ma deve rispondere a leggi che regolano il ciclo della vita sulla terra e sono valide per tutti i suoi abitanti.
     
    In questo mondo si manifesta un codice binario, ossia un continuo flusso di trasformazione dell’energia in materia e della materia in energia cui corrisponde la duplicità e nel contempo unitarietà proprie dello Yin e dello Yang in cui uno ha in sé la radice del suo opposto ed è in eterno divenire.


  • lo Yin è l’inverno, il tempo freddo, coperto, umido, piovoso, benefico per la fertilità del suolo… la quiete, la fertilità, il morbido, il buio, il basso, la direzione centripeta, l’interiorizzazione. È il simbolo lunare, è la forma, la massima espressione materiale della concentrazione dell’energia.
  • Lo Yang è la secca, calda fecondante, dirompente, danzante, aggressiva, guerriera maschilità. Esce e protende all’esteriorizzazione. È il simbolo solare. È calore, vibrazione, luce, movimento espansione, direzione centrifuga, non-forma, estate, tutto ciò che è duro.
    L’eterna trasformazione dell’uno nell’altro genera i 5 elementi di cui la Terra è al centro perché anticamente si riteneva la Terra piatta col Sole che le girava intorno. Quindi il Sud viene ad essere in alto, a mezzogiorno e il Nord a mezzanotte. In seguito la Terra fu posta a ore tredici, in quanto questa è l’inclinazione dell’asse terrestre e quindi i nostri ritmi sono spostati rispetto a quelli dell’Universo.
    Gli elementi, o movimenti, sono dunque: Terra, Metallo, Acqua, Legno, Fuoco.
    Cinque diversi spiriti, Shen, animano questi cinque elementi:
  • Il Ben Shen della Milza (Terra) è lo YI, l’autoriflessione, la capacità di cogliere l’esperienza, traendone informazioni e memorizzandole. È, come Shen relativo alla Terra, il simbolo del controllo sulla realtà concreta. Il suo deficit determina distrazione e difficoltà di concentrazione, l’eccesso, le idee fisse e le ossessioni.
  • Il Ben Shen del Polmone (Metallo) è il PO, l’istinto cellulare, la cosiddetta “memoria del futuro”. È attivato dal primo respiro del neonato, rappresenta l’istinto vitale, l’aspetto più corporeo del mentale, l’introspezione, l’autobilancio. L’eccesso del movimento metallo, determina introversione ed eccessiva interiorizzazione.
  • Il Ben Shen del Rene (Acqua) è lo ZHI, la memoria ancestrale, la volontà, che ci permette di realizzare i nostri fini. L’autocoscienza, il conoscere sino a che punto possiamo arrivare. Il movimento Acqua è la materializzazione dell’energia. Gli atteggiamenti autoritari tipici di alcune sindromi renali, non sono altro che l’eccesso di volontà.
  • Il Ben Shen del Fegato (Legno) è detto HUN, è l’anima vegetativa, il sogno, l’immaginazione, l’estrinsecarsi; è la fantasia, ma nel contempo è anche la capacità di programmare e di pianificare. Il SU WEN testo fondamentale della MTC afferma che “il fegato è il generale che definisce e decide la strategia”. Secondo la tradizione quando un uomo muore, lo Hun si stacca, tornando ad un mondo di energia non materializzata, mentre il PO rimane legato al corpo.
  • Il Cuore (Fuoco) SHEN è il centro dell’attività di pensiero, dell’intelligenza, l’energia mentale, ma anche della capacità di rispondere emozionalmente. Raccoglie dentro di sé tutte le voci, i messaggi degli Zang Fu. Il cuore è un sovrano che controlla ed è controllato. Infatti, secondo la tradizione ogni Ben Shen determina, nell’organo relativo, delle caratteristiche particolari ed è, a sua volta, influenzato dallo stato dell’organo stesso.
     
    Cominciamo la nostra osservazione degli elementi dall’acqua, che è l’elemento più Yin tra tutti cinque. Cominciamo da questo proprio perché è dallo Yin, il principio femminile che ha inizio ogni cosa, ed infatti l’elemento Acqua è l’elemento del concepimento e della morte, l’elemento della fecondazione, della forza e della delicatezza. Il Chi dei Reni è molto importante nella vita dell’individuo, esso, presiede alla crescita agendo direttamente sulle ossa e sulla produzione del midollo osseo, nutre i denti e i capelli. I Reni con la loro energia ci accompagnano per tutta la vita: in essi è contenuto il Jing ossia l’essenza, l’energia prenatale che i nostri genitori ci hanno dato in dote al momento del concepimento. È l’energia che usiamo e consumiamo in ogni atto vitale, è l’energia, che nutrendo le gonadi (ovaie e testicoli), alimenta la creazione degli spermatozoi e degli oociti. Quando consumiamo completamente l’energia prenatale la nostra vita termina. 
    Osservando come si forma l’embrione nel ventre materno, si nota come il Rene si sviluppi lungo tutta la corda embrionaria dalla regione cervicale alla regione sacrale con la formazione progressiva del pronefro, mesonefro e metanefro.
    Queste formazioni regrediranno in tempi successivi formando reni e vescica, ma il loro percorso energetico verrà mantenuto. Nella stessa regione lombare si formeranno le gonadi, i “reni esterni” della MTC. Così dell’elemento Acqua faranno parte Reni, vescica, gonadi, osso, tessuto nervoso, sistema riproduttivo, orecchio e Ming Men (punto sul meridiano curioso DU MAI). Quando il Chi dei reni è forte c’è volontà, creatività, libido forte e fertilità. Il rene ha un punto riflesso al centro del piede lo Yong Quan, sorgente zampillante, sempre in contatto con la terra per assorbirne l’energia. Questo punto crea in noi l’equilibrio e la capacità di ascolto per cui quando i reni funzionano bene noi siamo attenti e in grado di scoprire le qualità nelle persone, mentre quando siamo scarichi e stressati, privi di energia, sorgono in noi le paure, l’ascolto delle nostre orecchie diviene privo di equilibrio e spinto solo verso il captare pericoli e critiche. Nel bene e nel male la paura ha molto potere sull’essere umano ed è anche un’energia enorme che potrebbe essere sfruttata con lucidità a nostro vantaggio.
    Tale emozione è connessa allo HINYIN un punto del meridiano REN MAI sulla vescica (porta della vita e della morte) (farsela addosso dalla paura!). Quando abbiamo paura mettiamo in atto strategie che ci portino in salvo, come scavalcare un cancello o correre velocissimamente se siamo inseguiti da un animale. La Paura e l’Acqua sono connessi a Mercurio, il dio che aveva le ali ai piedi, al colore blu scuro, simbolo della fantasia e dei talenti nascosti, e al colore nero simbolo di depressione e del cedimento alle proprie paure.
    Lo Yin del Rene immagazzina l’essenza, elemento basilare per la crescita fisica, lo sviluppo e la maturità. Esso forma, midollo per il cervello, midollo spinale e midollo osseo. Lo Yang del Rene è la potenza trasformatrice del corpo e sostiene le funzioni di tutti gli altri organi.
    I sintomi dei reni sono caratterizzati da debolezza ed esaurimento e solitamente includono disturbi urinari e sessuali, irritazioni, dolori nella parte bassa della schiena, labilità nella memoria, capogiri, perdita dell’udito, ronzii alle orecchie, assottigliamento e caduta dei capelli. Anche irritazione cronica della gola, polmoni asciutti, tosse secca. Ansia e irrequietezza, mal di schiena, disturbi dell’apparato urinario e riproduttivo. La vescica trasforma i liquidi di scarto in urina che viene poi espulsa, aiutando i reni a regolare l’acqua contenuta nel corpo. Lo Yang del rene, che scalda e attiva le funzioni di tutti gli organi, circola nel suo meridiano ed entra negli organi stessi in corrispondenza dei cosiddetti punti Shu relativi. Il meridiano della vescica entra in contatto con il cervello e contribuisce ad integrare l’intelletto con le funzioni del sistema nervoso. La disarmonia della vescica si manifesta dunque attraverso sintomi mentali quali: gelosia, sospetto, ossessione, irrequietezza ed esaurimento nervoso, ma anche epilessia, iperattività nervosa, problemi urinari, dolori al sacro, indolenzimento della parte bassa della schiena, dolori al collo, emicranie acute, occhi irritati o che lacrimano.
     
    Debolezza dello yang del rene: affaticamento, gambe deboli, sensazione di freddo, minzione frequente e abbondante, incontinenza, diminuzione della libido, impotenza.
    Debolezza dello yin del rene:secchezza e sete, sudorazione notturna, insonnia, irritazione cronica della gola, rossore alle guance, mestruazioni scarse nelle donne, eiaculazione precoce negli uomini, occhi asciutti e irritati, irrequietezza.
     
     
     
    Ora chiudiamo gli occhi e respiriamo profondamente tre volte. Pensiamo intensamente ad una nostra paura e cerchiamo di viverla emozionalmente. Quando la nostra emozione è piena, visualizziamo davanti a noi una palla blu scuro scuro o nera e con il respiro spingiamo la nostra paura al suo interno. Soffiamo il suono UUUUHHH! Tante volte quante è necessario per spingerla molto lontano da noi dentro la terra.
     
     

     
    Lo Yang si disegna con una linea continua fissa che indica direzione, movimento.
    Lo Yin con una linea spezzata o cedevole che indica spazio, immobilità.
     
    Il Cielo è l’archetipo Yang del principio creativo.
     
    La Terra è l’archetipo Yin del principio passivo o ricettivo.
     
    La collina simboleggia l’esistenza, il “terreno” all’interno e lungo il quale yin e yang sono in costante mutevole rapporto. Per questo si dice che lo yang è il versante assolato di una collina mentre lo yin è il versante in ombra.
    Tutto quanto esiste ha origine dalla grande fonte suprema o TAIJI.
     
    Al di là di ciò c’è il vuoto WYI.
     
    La legge che governa l’equilibrio è il Dao o “modo” della natura. Dall’interazione di Yin e Yang ha origine il QI o Ch’i che è la sostanza primaria di tutto l’universo. I meridiani yang scorrono verso il basso, lungo i lati posteriori delle gambe e delle braccia. I meridiani yin corrono verso l’alto, lungo i lati anteriori e interni al corpo.
    L’Acqua rappresenta il movimento verso il basso.
    Il Fuoco il movimento verso l’alto e il momento culminante dell’attività.
    Il Legno è l’espansione o movimento verso l’esterno.
    Il Metallo è costrizione o movimento verso l’interno.
    La Terra è un perno che ha funzione moderatrice.
     
    La malattia si manifesta sempre come disequilibrio di yin e yang. Per ora abbiamo visto che una suddivisione nel corpo viene fatta tra organi yin e visceri yang. Ciò non significa che un organo si ammala sempre nello yin perché è yin e quindi se quella persona manifesta un disequilibrio yin nell’elemento Legno, sicuramente ha una patologia di fegato. Ogni organo ha un’energia yin-yang e così pure ogni viscere, ma, come dico che il femminile è yin e il maschile è yang, così per ogni cosa del creato distinguo: la radice di una pianta è yin, il fiore è yang, ma il polline è più yang dei petali.
    Il disequilibrio si manifesta come eccesso o come difetto.

     
    Yin e Yang possono essere anche entrambi in eccesso o entrambi in difetto e queste saranno ovviamente le malattie più facili da diagnosticare. Poi potrebbe verificarsi il caso in cui i livelli sono normali, in equilibrio, ma si manifesta un disequilibrio nello Shen dell’organo. Per esempio la stasi di Ch’i del Fegato dà depressione o ira immotivate, nodo alla gola, dolori mestruali, lingua scura o violacea, mentre il fuoco di fegato (eccesso di yang) dà mal di testa, insonnia, stipsi, lingua rossa con patina gialla e il deficit di yin un rallentamento psicomotorio, astenia e senso di mancanza dei valori.
    Per questo quando si fa una diagnosi bisogna ascoltare molto bene il paziente, scendere nei particolari del suo vissuto e soprattutto segnarsi i presunti orari di deficit energetico o di accelerazione dell’attività.
     
    Gli orari degli organi:
     
    - Fegato                            1,00 -   3,00  
    - Polmone                         3,00 -   5,00
    - Grosso Intestino             5,00 -   7,00
    - Stomaco                          7,00 -  9,00
    - Milza                              9,00 - 11,00
    - Cuore                            11,00 - 13,00
    - Intestino Tenue             13,00 - 15,00
    - Vescica                         15,00 - 17,00
    - Rene                             17,00 - 19,00
    - Maestro del Cuore        19,00 - 21,00
    - Triplice Riscaldatore    21,00 - 23,00
    - Vescica Biliare             23,00 - 1,00
     
     
    Riuscire a capire i disequilibri di Yin e Yang non è spesso sufficiente a comprendere in quale organo per primo si è manifestata la malattia, e forse neppure a comprendere bene come si siano mosse all’interno dell’individuo le leggi che hanno generato il malessere. Per centrare meglio l’argomento torniamo a parlare dei Ben Shen.
    Abbiamo visto che il Ben Shen del Rene è Zhi, ossia la Volontà. Un eccesso di Zhi porta ad avere atteggiamenti autoritari, mentre un deficit ci rende apatici e incapaci di dare corso alle azioni
    Per il Fegato abbiamo Hun, la fantasia; un eccesso si vede nelle persone pianificatrici, che devono controllare tutto e ricercano costantemente sicurezza.
    Un eccesso di Shen del Cuore, l’intelligenza, dà insonnia, ansia e agitazione, mentre un difetto le palpitazioni, la paura e il panico.
    Il ben shen della Milza, Yi, l’autoriflessione, dà in eccesso idee fisse e ossessioni, in deficit distrazione e difficoltà di concentrazione.
    Infine il Ben Shen del Polmone, Po, l’istinto, quando in eccesso dà introversione e interiorizzazione, mentre lo hanno in difetto quelle persone che sanno andare in profondità e hanno un’immagine statica di sé.
     
     
    Dopo la nascita l’individuo comincia a fare delle cose: è l’alba della vita che si manifesterà in tante altre albe. Infatti la direzione dell’est, primavera, è la direzione dell’inizio di ogni cosa. Cosa occorre per far partire qualsiasi cosa, qualsiasi iniziativa? Occorre energia, Chi.
    Il Chi del Fegato ha la funzione di distribuire le ricchezze in germe, in potenza: esso è manifestazione dello Yang giovane che sveglia la natura immobile e latente dell’inverno. È per natura caldo, docile ascendente. Il Chi del fegato sale e aiuta il sangue a salire controcorrente, contro la forza di gravità.
    La cistifellea in MTC viene chiamata l’Imperatore poiché si ritiene responsabile della capacità di prendere decisioni e di assumersi responsabilità. Nella nostra medicina il fegato immagazzina e ridistribuisce ai muscoli e al corpo il sangue. Disintossica il sistema circolatorio e sintetizza le proteine. Produce la bile che si raccoglie nella cistifellea a digerisce i grassi degli alimenti. Il pianeta associato non può che essere Giove. Governa, sostiene, costruisce, immagazzina, è grande. La sua qualità è l’autorevolezza per cui più è forte il nostro senso di identità, più chiara è la nostra volontà, maggiore è il nostro ottimismo, entusiasmo, capacità di spingere gli altri nella direzione dei nostri progetti. È sempre vero che si ottiene molto dagli altri con la gentilezza. Più difficile è ottenere con l’ira, tuttavia è proprio la rabbia, l’emozione che ci prevarica ed esce da noi con l’urlo nel momento in cui non riusciamo ad ottenere ciò che vogliamo (tuoni di Giove). L’autorevolezza diviene autoritarismo, e cerchiamo di ottenere ciò che vogliamo con la manipolazione, la costrizione, ed infine la violenza.
    Il fegato nutre in noi il piacere dell’abbondanza, della prosperità: come un lauto pasto crea in noi senso di pienezza e di soddisfazione, così la pienezza energetica dell’organo mostra il piacere dell’abbondanza da cui derivano gentilezza e generosità protettiva su chi ci circonda. Ad esso si può accompagnare desiderio di accumulo e di difesa delle strutture fisiche e relazionali di cui ci attorniamo: la casa, i beni fisici, la famiglia il clan e quindi il senso di possesso e di gelosia che si accompagnano alla necessità di conservazione di stabilità.
    I sintomi fisici di disarmonia del fegato sono cefalee sulla sommità del capo, capogiri e disturbi della vista, sensazione di ostruzione nella gola, asma, rigidità e oppressione al torace, sindrome premestruale, mestruazioni irregolari o dolorose, addome gonfio, irritazioni, dolore o gonfiore ai genitali. Una stagnazione di Ch’i o di calore nella Vescicola Biliare può manifestarsi attraverso una sensazione dolorosa al di sotto delle costole, nausea o vomito un gusto amaro o acido in bocca, colorito giallastro degli occhi. La Vescicola Biliare agisce sulle regioni ai lati del corpo e i blocchi o gli squilibri del suo meridiano si manifestano in cefalee localizzate alle tempie, dolori agli occhi e alle orecchie, rigidità o dolore alle articolazioni delle mascelle, delle spalle e delle costole, dei fianchi ,delle ginocchia o delle caviglie.
     
     
    Ora immaginiamo una situazione che ci fa molto arrabbiare. Chiudiamo gli occhi, respiriamo e lasciamo entrare dentro di noi l’emozione. Visualizziamo una palla verde e spingiamo col respiro la nostra emozione al suo interno. Spingiamola dentro la Terra col suono SHHHH!


    Continuo a raccomandare di inserire in un’auto-diagnosi tutte le osservazioni possibili, quando siete a casa, in modo che alla fine di questo seminario sarete in grado di conoscere ogni piccolo disequilibrio del vostro corpo e fare la corretta diagnosi di voi stessi. Quindi, come ho già raccomandato fin dall’inizio, insisto sul fatto che durante la settimana in cui rimettete a posto gli appunti, vi facciate anche un schema con i sintomi, i gusti, l’osservazione della carnagione ecc e spuntiate ciò che vi appartiene o assegniate un valore numerico.
    Oggi ci occuperemo di osservare quali sono i sapori abbinati agli elementi e di vedere quali siano le leggi che governano il rapporto tra un elemento e l’altro.
    Il sapore abbinato all’elemento Legno, la primavera, l’Est, il Fegato, la rabbia, l’ira, l’urlo è l’ASPRO e l’ACIDO. Per cui tutti gli alimenti quali i sottaceti, le olive, lo yogurt, i formaggi freschi, le verdure verdi, le patate, le melanzane, la carne rossa, ecc.
    Il sapore abbinato all’elemento Fuoco, l’estate, il Sud, il Cuore, la gioia, l’amicizia, il riso è l’AMARO. Per cui qui troviamo tutti gli alimenti amari o che lasciano l’amaro in bocca come il caffè, il cacao, il radicchio, la frutta con la buccia, l’alcool, il fumo della sigaretta, le erbe di campagna, ecc.
    Il sapore abbinato all’elemento Terra, la fine dell’estate, Sud-Ovest, la Milza, l’affetto, il pensiero, il canto è il DOLCE. Per cui tutti gli alimenti abbinati sono ricchi di carboidrati o zuccheri: dolci, pasta, pane, pizza, uova, latte, miele, formaggi stagionati, carne di maiale, carni bianche.
    Il sapore abbinato all’elemento Metallo, l’autunno, l’Ovest, i Polmoni, la tristezza, il lamento è il PICCANTE, ma anche il sapore della Muffa e l’AFFUMICATO, quando non è amaro o salato. Per cui qui troviamo i funghi, il gorgonzola, l’aglio, la cipolla, il peperoncino, le spezie, ecc.
    Il sapore abbinato all’elemento Acqua, il Nord, i Reni, la paura, il pianto è il SALATO. Per cui tutti gli alimenti salati come il pesce, i salatini, il sale vero e proprio, molti affettati ecc. fanno parte di questo elemento.
     
    Nel loro susseguirsi “circolare” cioè quando l’energia funziona bene e da ogni elemento si genera il seguente, in un equilibrio di forze, gli elementi appaiono disposti ad anello.
    Quando un elemento è molto forte o molto debole, si possono formare delle stelle o delle forme geometriche varie che creano delle punte. Le punte sono sintomo di malattia. La malattia, secondo la MTC, segue tre leggi fondamentali: l’inibizione, la distruzione e il disprezzo.
     

     
    Si ha inibizione quando un elemento viene saltato e l’energia di un “nonno” viene assorbita dal “nipote”, saltando il “genitore”.
    La distruzione si manifesta inizialmente come la (1), ma un elemento troppo carico invece che nutrire il successivo lo inonda di eccessiva energia distruggendolo e questo non è più in grado di trasmettere la giusta quantità di energia al seguente che viene saltato innescando il processo malato di una delle altre leggi.
    Si ha disprezzo in due casi: o quando un elemento salta i 2 seguenti e inonda di energia il suo opposto o quando un nipote si rivolta contro il controllo del nonno.
    Per esempio si dice Metallo taglia Legno, Acqua spegne Fuoco, Terra assorbe Acqua, ecc nel caso di nonno che sommerge nipote, ma si dice: Acqua inonda Terra, Fuoco trasforma Acqua in vapore, ecc quando il nipote si “ribella”.
     
    Seguendo la crescita dell’individuo giungiamo al mezzogiorno, dove il Sole splende alto, e troviamo il cuore che ha 4 meridiani abbinati perché, oltre all’intestino tenue che è il viscere yin contrapposto, troviamo anche il Triplice Riscaldatore e il Maestro del Cuore.
    Il Triplice Riscaldatore favorisce l’estrazione del Ch’i dall’aria e dal cibo e partecipa alla gestione dei liquidi del corpo e all’escrezione di quelli di scarto; invia il Ch’i originario delle riserve ai dodici meridiani, quando questi ne scarseggiano, fornendo le energie necessarie per la difesa del corpo in presenza di condizioni di malattia o di stress.
    Il Maestro del Cuore, invece, ha la funzione di calmare la mente e riequilibrare le emozioni soprattutto in presenza di problemi emotivi o di rotture (accoramento e crepacuore). Quindi apporta gioia e felicità, facilita la comunicazione dei sentimenti e protegge il cuore dal dolore emotivo quando i rapporti diventano stressanti. Assorbe il calore con lo scopo di proteggere il cuore dagli attacchi febbrili e forse per questo motivo è abbinato al Triplice Riscaldatore considerato viscere yang, come organo yin.
    Si lavora sul Maestro del Cuore in caso di febbre alta e sete ardente, delirio, allucinazioni, dolori al petto. Si lavora sul Triplice Riscaldatore in caso di irritazione e arrossamento degli occhi, gola gonfia, sintomi da raffreddamento, sudorazione spontanea.
    La robustezza dipende dal Cuore e anche dai Reni per cui i disordini del Cuore possono causare debolezza, affaticamento, letargia e a volte vertigini e palpitazioni. Il Cuore muove il sangue, è la dimora della mente, controlla la lingua e l’eloquio. Quindi i sintomi di disarmonia possono essere balbuzie, discorsi incoerenti, bugie, disturbi cardiaci, sensazioni di caldo o freddo eccessivi specialmente alle mani, irrequietezza, insonnia o sonno disturbato da sogni, nervosismo, irritabilità, ansia. Un aspetto pallido suggerisce debolezza del Ch’i del Cuore o del sangue, carnagione rossa indica che il calore influisce sul Cuore. L’Intestino Tenue riceve i cibi e le bevande parzialmente trasformati dallo Stomaco e separa e assorbe le componenti nutritive che la Milza-Pancreas si incaricherà poi di distribuire. Trasferisce i rifiuti solidi al Grosso Intestino e i liquidi impuri alla Vescica. Quindi la sua funzione è: ricezione, separazione, assimilazione e trasformazione. Le stese cose fa a livello emotivo per sostenere le funzioni del Cuore: infonde chiarezza alla mente, a iuta a discernere e ad assorbire le buone idee. I pensieri confusi sono un segno di debolezza del Fuoco. I sintomi del meridiano Intestino Tenue includono dolore e rigidità ai polsi, al gomito e alla regione scapolare e collo, mal di orecchie, occhi irritati e arrossati, orzaioli, feci diarroiche a volte con minzione scarsa e bruciore.
    Come le fiamme vanno verso l’alto il Ch’i del Cuore è rapido e tende ad espandere l’energia del corpo. Quando l’energia è buona produce gioia, amore, sincerità, radiosità, luminosità; nel disequilibrio energetico, produce impazienza, arroganza, avventatezza, crudeltà, sino alla violenza e all’odio. (non dimentichiamo che anche Marte, come il Sole, fa parte di questo elemento).
    Come il Sole è al centro del sistema solare e connette e gestisce tutti i rapporti tra i pianeti, così il Cuore è al centro del corpo e attraverso arterie, vene e capillari connette tutto e tutti.
     
     
    Respiriamo ora e pensiamo alle bugie che abbiamo detto o che ci sono state dette. Entriamo nell’emozione del disamore e dell’ansia che ci dà questa situazione. Ora respiriamo e formiamo una bolla rossa grandissima dentro cui soffiamo tutto il nostro disamore col suono AAAAAHHHH!
     
     
    Passiamo ora all’elemento Terra. La Terra rappresenta in realtà il passaggio da una stagione all’altra anche se, come abbiamo visto, prende il suo posto tra Fuoco e Metallo. Questo perché la fine dell’estate è il momento in cui maggiormente si vede il giallo nella natura che ci circonda. L’età adulta è a metà tra la l’esuberante giovinezza che si esprime con la risata e il metallico lamento dell’anziano. Dovrebbe essere l’età in cui si sviluppa al massimo la conoscenza di sé e si mettono le basi affettive che ci sosterranno nella vecchiaia.
    Lo Stomaco e la Milza Pancreas condividono la funzione digestiva. Il Ch’i del cibo è alla base del Ch’i del sangue e pertanto è importante rafforzare questi due organi. Lo Stomaco soffre particolarmente in condizioni di aridità e di calore. Esso ama l’umidità e non gradisce l’asciutto. Se i suoi liquidi scarseggiano, la digestione ne soffrirà e la bocca o le labbra diventeranno secche e aride. Lo Stomaco guida il Ch’i verso il basso, se viene disturbato il Ch’i può “rivoltarsi” risalendo verso l’alto e causare nausea, vomito, mal di testa, sensazione di intontimento, testa pesante, capogiri, male agli occhi, disturbi ai denti, alle gengive e indigestione.
    La Milza Pancreas trasforma gli alimenti e trasporta il Ch’i che va a nutrire gli organi, i muscoli e gli arti, fino ad arrivare ai Polmoni e al Cuore, gli organi principali per il Ch’i e per il sangue. Il suo Ch’i Yang dotato di potere riscaldante, trasforma e trasporta anche i liquidi nel corpo. Milza Pancreas ama l’asciutto e detesta l’umidità. I cibi freddi o un eccesso di bevande fredde possono indebolirla. I sintomi sono inappetenza e digestione difficile, affaticamento, debolezza muscolare, pesantezza agli arti, feci acquose o diarrea e gonfiore addominale. Il Ch’i della Milza Pancreas trattiene il sangue nei vasi prevenendo le emorragie e “sostiene” gli organi. Comparsa di lividi, sanguinamento, emorroidi, vene varicose e tutte le forme di prolasso sono sintomi associati alla debolezza di Milza Pancreas. Digestione difficile, incapacità a distinguere il sapore dei cibi, sapore cattivo in bocca, disturbi mestruali e agli organi riproduttivi.
     
     
    Respiriamo tre volte, occhi chiusi, pensiamo alle persone a cui vogliamo bene e che ci fanno arrabbiare per qualche motivo. Magari una madre che ci critica, un figlio che ci risponde male, un padre che ci fa sentire esclusi ecc. adesso visualizziamo davanti a noi una bolla gialla e respiriamo tutte le nostre preoccupazioni là dentro e mettendo il suono GGGGRRHH le soffiamo lontano da noi.
     
     
    La Milza è l’estate di San Martino ed è legata a Saturno, oltre che alla Terra. Quando lo Yin e lo Yang della Milza sono in equilibrio viviamo il senso della giustizia, dell’equità e ad essa si associano la fiducia nella vita, negli altri e nelle proprie capacità. Armonia con sé stessi e gli altri, equilibrio interiore e imparzialità, vengono sorretti anche dal nostro acume intellettivo per cui i nostri progetti futuri ci appaiono tutti realizzabili, noi siamo il centro della nostra vita e siamo in grado di utilizzare tutti gli accadimenti, persino gli ostacoli, in modo adeguato ai nostri scopi. Tuttavia può accadere che a causa di preoccupazioni e stress ci appaia che gli accadimenti abbiano il sopravvento su di noi e che l’ansia ci causi gastriti, ulcere e tumori allo stomaco.
    Perdiamo la fiducia in noi stessi e la capacità di reagire in modo calmo e distaccato ed entriamo in quella trappola che continua a generare sempre più ansie. Il problema è che lo stress ci trasferisce nella dimensione del tempo, mentre quando siamo bene radicati, il problema tempo non esiste. Solo quando siamo nel pensiero, nel desiderio, nel ricordo e nell’emozione, siamo nel flusso del tempo, nel cambiamento, nel divenire e quindi nel decadimento e nella perdita. Quando siamo nella consapevolezza per noi esiste solo il presente.
     

    Cominciamo quindi a vedere come si fa una diagnosi. È  importante che ciascuno si disegni una specie di tabella, dove segnerà i particolari di osservazione propria e quelli che la persona si preoccupa di fornire.
    I primi appunti deriveranno dalla nostra diretta osservazione: il colorito della pelle, dei capelli, se se li tinge, il colore della sclera dell’occhio, un’eventuale obesità o magrezza eccessive, il colore dell’abbigliamento e la presenza di gioielli, il colore della lingua se la persona è così gentile da mostrarcela. Poi disegneremo eventuali rughe o disarmonie posturali, se ha pestoni sotto gli occhi o occhiaie gonfie. Sarà nostra premura segnarci eventuali osservazioni sul suono della voce (se tartaglia, se sussurra, se è lamentoso o armonioso come un canto, se ride o sorride, se trema ecc.).
    Per esempio chiederemo alla persona in quale stagione dell’anno si sente meglio e in quale si sente peggio e così avremo già un primo orientamento su quali siano gli elementi che funzionano meglio sul suo organismo, cioè gli elementi esterni o naturali che influiscono di più.
    Le chiederemo se soffre il caldo o il freddo o l’umido o il vento ecc. in modo da includerla in uno spettro “naturale”. Poi ci informeremo sui suoi gusti in fatto di cibo, quando e quanto mangia e quali siano i suoi cibi preferiti. Le chiederemo se dorme, come dorme, quando, se sogna e cosa sogna. Le permetteremo di raccontarci dettagli della sua vita personale e solo in fine le chiederemo i sintomi in quanto questi di solito sono solamente l’ultima espressione di una malattia iniziata molto prima e derivante da ben altri motivi. Per esempio un mal di testa può venire fuori a quarant’anni, in concomitanza ad un evento o ad altre concause, ma derivare da uno stress da mancanza di sonno subito a vent’anni. Oppure un melanoma può venire fuori a sessant’anni per un’insolazione eccessiva subita a trent’anni. Dobbiamo sempre ricordare che le nostre cellule hanno una memoria e guai se così non fosse! Chi ha subito un’intossicazione da funghi impara a riconoscerne l’odore a grande distanza e mescolati ad altri odori e sapori e mai mangia o mette in bocca qualcosa che abbia a che fare con un porcino!
    Ma anche le memorie ataviche sono importantissime. Ci permettono di non ingerire cibi avariati o di non usare creme che potrebbero farci male, riconoscendole solo dall’odore.
    È col senso dell’odorato principalmente che scegliamo il partner, cioè quella catena di DNA che unendosi al nostro ci dia più largo margine di avere figli sani e forti.
    Quindi dovete assolutamente preparare delle schede il più possibile aperte all’inserimento di particolari per poter catalogare i sintomi della persona all’interno degli elementi e stabilire solo alla fine un eventuale disequilibrio di yin o yang o shen.
     
     
    L’ultimo movimento che ci è rimasto da analizzare è il Metallo. La sua espressione è il lamento, il pianeta sinergico Venere, il colore il bianco luminoso, gli organi abbinati i Polmoni. I Polmoni sono l’organo che ha sede più in alto all’interno del nostro corpo e per questo nella MTC vengono considerati il tetto degli organi e i Maestri del Ch’i. il Ch’i dei Polmoni è fresco, purificante, ha il compito di spingere l’energia nei canali energetici, i meridiani degli  organi. Esercita un’azione protettrice, è la sentinella di guardia di tutto l’organismo. Quando energeticamente è in equilibrio, il Polmone nutre in noi la rettitudine, il rispetto per la vita, il giudizio riservato e il coraggio spirituale. Le sue emozioni “negative” sono il dispiacere e la tristezza. Sono associati al Colon, alla pelle, al naso, all’olfatto e alle mucose in generale. L’energia dei Polmoni è l’energia dell’aria è leggerezza e rapidità. Essi governano il Ch’i, lo ricevono, lo trasformano e lo distribuiscono nel corpo: in direzione della pelle (Wei Chi) per garantire le funzioni di difesa, attraverso i meridiani per nutrire e dare energia a tutte le parti, e verso il basso e l’interno (Chi) a tutti gli altri organi, in particolare ai Reni dove il Ch’i post natale si unisce alle nostre riserve costituzionali.
    Se i Polmoni sono deboli non possono fornire sufficiente energia alla pelle per le sue funzioni di difesa e le influenze climatiche possono allora invadere l’organismo attraverso i pori. È a questo, secondo la MTC, che si devono i colpi di freddo, il raffreddore, la febbre e il torcicollo, quando si rimane fermi in una corrente d’aria.
    Una debolezza cronica dei Polmoni determina di solito affaticamento, frequente affanno e un colorito pallido. Se i polmoni non sono in grado di far circolare il Ch’i, esso si accumula creando costipazione e costrizione nel torace, tosse e asma. Altri sintomi polmonari possono richiedere il trattamento di più meridiani. Per esempio tosse secca e irritante, gola secca e una pelle secca, spesso richiedono un intervento anche sul meridiano del Rene. Tipici del disequilibrio del Polmone sono i dolori al torace e alle spalle, lungo le braccia o nei pollici e rigidità al collo e torcicollo. Tosse intensa, asma e costrizione al petto, disturbi alla gola, perdita della voce, affanno, bronchite, disturbi intestinali (stitichezza, colite ecc.) sono sintomi di gravi carenze energetiche dei Polmoni.
    Il Grosso Intestino riceve ciò che rimane del cibo e delle bevande, elaborati dall’Intestino Tenue, assorbe ulteriori liquidi ed espelle i residui. Il suo equilibrio può essere alterato da un’alimentazione inadeguata, da malattie acute, debolezza e dispiaceri, sebbene spesso i sintomi dovuti a queste cause possano essere meglio trattati in modo indiretto attraverso un meridiano ad esso collegato, invece di intervenire direttamente sul Grosso Intestino.
    Per esempio molti disturbi intestinali sono provocati da disarmonie del Polmone, del Rene, della Milza Pancreas e dello Stomaco. Per i disturbi indotti dai dispiaceri e la stitichezza associata a debolezza o affanno respiratorio, si interviene sul Polmone. Le persone deboli o freddolose sono spesso soggette a diarrea o feci acquose accompagnate da borborigmi, gonfiore, disturbi addominali. In questo caso si interviene su Milza Pancreas che controlla la trasformazione dei liquidi. Si interviene sul Grosso Intestino per i dolori alle spalle, il gomito del tennista e i blocchi o i dolori localizzati negli organi di senso, incluse le congestioni nasali, le sinusiti e il mal di denti.
     
     
    Ora chiudiamo gli occhi e visualizziamo una bolla bianca davanti a noi dove metteremo qualcosa che ci rende molto tristi o che ci affatica moltissimo. Immaginiamo che dentro al nostro petto ci sia un bellissimo albero con tanti rami e visualizziamo la nostra tristezza che si stacca dai nostri polmoni e vola dentro la bolla al suono sibilante SSSSSS!